Storage di Arciviazione
Nextcloud ha certamente reso più facile la collaborazione, a tutti i livelli, tra i
team dell’azienda e non solo; la condivisione dei file accelera la produttività quotidiana,
ideale per lo Smart Worching.
Accedere ai dati in modo continuativo è, oggi, un elemento imprescindibile per il business
delle imprese, nonché un fattore determinante per il successo delle attività quotidiane.
Lo stesso concetto di “collaboration” include aspetti che vanno dal supporto di piattaforme
di pianificazione condivise, alla lavorazione parallela di file e documenti da parte di team
dell’ufficio, per arrivare alla disponibilità di sistemi per l’interazione diretta, come la
chat o la videochiamata
Rendere disponibili i dati ai propri dipendenti, sempre e comunque, pone importanti
interrogativi alle imprese, che si trovano a dover operare scelte oculate per una gestione
efficiente delle attività.
Quando si lavora in ufficio, l’accesso ai dati è prioritario; le prestazioni e l’efficienza
della rete interna determinano velocità e affidabilità delle condivisioni di rete. In questo
caso, il tipico schema client-server, permette alle imprese di organizzare i documenti in
funzione della priorità o delle permission che ogni singolo utente ha all’interno del dominio.
Secondo questa logica, la gestione di file e cartelle è affidata a un amministratore che ne sancisce
ogni aspetto, di comune accordo con la direzione e i singoli utenti. Se, tuttavia, dovesse rendersi
necessaria l’apertura di percorsi di rete al di fuori del network aziendale (inteso come rete
geografica “fisica”), potrebbero insorgere alcune difficoltà.
Una rete legacy mal supporta modifiche radicali, per non parlare delle possibili ripercussioni di un
accesso remoto non controllato. È così necessario dotarsi di sistemi di monitoraggio delle sessioni e
appositi hardware e software per orchestrare i tunnel delle VPN. Al crescere delle sessioni di accesso
parallele crescono anche le esigenze di disporre di apparati potenti o di un maggior numero di licenze;
un dettaglio che fa lievitare i costi e il TCO per le imprese.
In generale, soprattutto nel caso di condivisione dei file e di accesso a software dedicati o
servizi ospitati on premise, è possibile evidenziare tutti i limiti di una infrastruttura che può
contare unicamente su risorse “finite”.
Anche se ben progettata, la rete aziendale, basata su macchine fisiche e appliance di rete, risulta
sovente più complessa e costosa da gestire rispetto a un approccio cloud-based.
Non solo, ogni possibile apertura aggiuntiva “verso l’esterno” espone l’intera infrastruttura di
rete a criticità in termini di protezione del dato e sicurezza nelle procedure di autenticazione
dei dipendenti.
Disporre dei propri dati senza complicarsi troppo la vita è possibile?
Con l’avvento del cloud, la risposta è “sì”.
Una possibile soluzione, efficiente e scalabile, può essere messa a punto combinando le capacità della
piattaforma Nextcloud e sistemi dedicati per definire uno spazio storage per il team. Si tratta di una
soluzione che offre grande scalabilità e una elevata protezione dei dati (i dati caricati sono
crittografati per definizione durante il processo di trasferimento; ciò assicura il rispetto della
compliance normativa e un elevato grado in termini di privacy.
Nextcloud nasce come software client/server per la creazione e l’utilizzo di un servizio di file hosting.
Nel tempo, grazie all’architettura aperta e allo sviluppo congiunto della community, Nextcloud è diventato una
piattaforma collaborativa a tutti gli effetti.
Il servizio, così come disponibile oggi, consente di aggiungere funzionalità sotto forma di applicazioni e
permette agli utenti di avere pieno accesso e controllo dei dati. In questo modo è possibile modificare e
condividere file, calendari, note, attività, contatti, ma anche chattare, videochiamare e visualizzare le
email.
Grazie a queste peculiarità, il sistema può essere installato su uno o più server, anche server virtuale
in cloud, per una maggiore resilienza e scalabilità.
Non solo, l’intera infrastruttura può essere sottoposta a processi periodici di backup direttamente in cloud,
in modo automatico, per una maggiore sicurezza dei documenti immagazzinati.
Parliamo di una soluzione che, se ben orchestrata, consente di avere il pieno controllo sui propri dati, in
ottica di protezione e backup, ma anche in termini di costo periodico del servizio. Una simile architettura
consente di abilitare a tutti gli effetti un “Cloud Storage privato”; i dati saranno consultabili e
accessibili tramite la piattaforma open source.
Optando per questo sistema è possibile snellire le procedure di accesso, la definizione degli utenti e
anche la manutenzione periodica. È sufficiente selezionare il servizio di storage in base al budget a
disposizione e alle performance desiderate.
Nextcloud, è possibile ottenerlo scegliendo il piano che soddisfa le proprie esigenze.
L’infrastruttura può essere gestita adottando, per esempio, un hosting di tipo cloud, tramite il quale
è possibile beneficiare di garanzie chiare in termini di risorse. Il tutto con meccanismi di gestione
che ricordano da vicino quanto accade con i service VPS.
Infatti, con un server virtuale in cloud è possibile attivare i servizi richiesti appoggiandosi a una
infrastruttura 100% cloud. In questo caso è possibile coniugare i vantaggi e la potenza di un cloud
server con la semplicità e il prezzo di un server privato virtuale.
Per assicurarsi un’esperienza d’uso altamente flessibile e su misura per ciascuna impresa, è inoltre
disponibile il servizio Cloud. I Server sono personalizzabili e configurabili senza troppe limitazioni
e si differenziano per le elevate prestazioni. Una delle principali caratteristiche che contraddistinguono
i Server è la possibilità di poter scegliere l'hypervisor sul quale creare il proprio Cloud Server.
L'offerta Cloud di Ssicloud si basa su VMware.
Sicurezza e stabilità sono garantiti dallo storage SAN ridondato; i server possono essere collegati fra
di loro tramite Virtual Switch, in una rete privata. Al tempo stesso possono essere collegati a servizi
evoluti, come ad esempio i bilanciatori, e non hanno limiti di traffico di rete né verso la rete Internet
né per le reti private.
Esiste poi la possibilità di beneficiare di un server dedicato, una macchina “fisica” messa a punto in
base alle esigenze del cliente e indicata per la realizzazione di infrastrutture complesse e applicazioni
avanzate. Tipicamente, si opta per sistemi dedicati quando è richiesta la massima disponibilità di risorse,
laddove serva potenza e prestazioni elevate.
Un simile pacchetto può solitamente contare su hardware di ultima generazione: sulla presenza di
alimentatori ridondati, sistemi RAID hardware e hard disk hot swap. Ciò assicura continuità operativa
e sicurezza.
In fase di acquisto di questo servizio è possibile personalizzare l’hardware e i relativi piani tariffari,
legati sia alla tipologia di server, sia al tipo di connettività. Anche su questo fronte, un server dedicato
vanta piani di traffico robusto e facilmente scalabili (per esempio: connettività Internet con banda
"Flat" 100 Mb/s (garantiti 100%) oppure banda 1 Gb/s a consumo con 2 TByte di traffico mensile incluso,
espandibile fino a 10 Gb/s).
Grazie a questi meccanismi di condivisione dati e a una piattaforma flessibile come Nextcloud, installata
“on top”, è possibile definire e gestire il proprio spazio storage, agevolando lo scambio di informazioni
e documenti all’interno e all’esterno del team di lavoro e dell’ufficio.
Funzionalità
• File sincronizzati tra più dispositivi è sempre disponibili
• Modificare file Microsoft e Libre Office
• Multiutente
• Gestione versioni precedenti dei files
• Backup integrato
• Files crittografati nel cloud
• Condivisione avanzata di cartelle e files
• Collegamenti aggiuntivi per siti web
• Chat, video e audioconferenza tramite WebRTC
• Condivisione sui social tramite Facebook, Twitter e altro
• E tanto altro
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